BIM nel Food Service

Cos’è il BIM?

Come molti oramai sanno non è un software ma bensì un processo. È la rappresentazione digitale in forma grafica e non grafica dell’immobile e di tutto quello che vi contiene. Se pensiamo a un qualsiasi oggetto ad esempio un mattone Lego, dobbiamo pensare a qualcosa in 3 D ma con tutti i dati, le caratteristiche i valori al suo interno. Praticamente un oggetto con una scheda tecnica al suo interno.

Cosa sono i 3d,4D, 5D 6D?

4D, 5D, 6D, 4D rappresenta lo sviluppo nel tempo, 5D i costi di realizzo e 6D i costi di gestione dell’immobile dalla progettazione alla realizzazione alla demolizione e alla nuova ricostruzione. In futuro si parlerà anche del 7D cioè la sicurezza (per intendersi la sicurezza contro eventuali attacchi terroristici). Il progetto rappresenta solo una minima parte del ciclo di vita dell’intero Processo

Quali sono i vantaggi del BIM?

Un vantaggio del BIM e che non serve più carta o disegni esecutivi con 3 Viste, in quanto il modello digitale rappresentato fornisce tutte le informazioni necessarie. In oltre pensiamo al vantaggio del parametrico, in base alle dimensioni di un tavolo vengono aggiunti o tolti dei piedi in automatico solo per dare un semplice esempio. In oltre se devo cambiare una attrezzatura e ne ho più di una nell’impianto, queste verranno cambiate in automatico. Questo evita degli errori. Un altro grosso vantaggio rappresenta il Clash Test (test di interferenze e collisioni), ma ve ne sono altri

Quali sfide deve affrontare il settore dei Grandi Impianti?

La grande sfida per il mondo dei Grandi Impianti e nel fornire da parte delle aziende delle librerie in modo a permettere ai progettisti di avvalersi di questo importante mezzo. Ma la sfida si allarga anche ai progettisti che si vedono a dover affrontare nuovi investimenti (acquisto di nuovi potenti computer e software) di investire nella formazione del personale, nel dover lavorare in condivisione di dati con altri attori che vedono quello che uno fa, anche gli errori. Imparare a comunicare in modo coordinato, con regole precise ad esempio di come archiviare il lavoro ecc.

Quali sono i tempi che ci dobbiamo aspettare per l’uso del BIM?

Alcuni paesi come la Scandinavia, gli Stati Uniti, Singapore o in Medio Oriente lo hanno adottato da tempo, altri come L’Inghilterra nel 2016 Altri ancora come la Francia nel 2017 La Germania nel 2020 e glia altri stati Europei entro il 2025. Quindi dobbiamo muoverci, chi inizia prima si troverà più avvantaggiato.

Cosa sta facendo L’industria, e le associazioni nel settore dei Grandi Impianti?

Ci sono state varie iniziative in particolare in Europa la costituzione di un gruppo di lavoro tra EFCEM E FCSI EAME per l’elaborazione della tabella di parametri condivisi in varie lingue. I parametri condivisi sono il cuore del BIM. In questi parametri vi sono anche informazioni tipo potenze e consumi intervalli di manutenzione, ricambi richiesti elementi che possono fornire il costo di gestione di un apparecchio o impianti in fase di progetto preliminare, permettendo quindi di prendere delle corrette decisioni in uno stadio precoce.

 

A parte i parametri condivisi cosa prevede l’agenda del comitato tecnico?

L’agenda comprende 5 punti A parte I parametri condivisi, i punti di allacciamento energetico, la definizione della geometria (grado di dettaglio LOD), definire i materiali per gruppi, quale formato usare.

Ma in concreto quali sono i vantaggi per il committente?

Il vantaggio principale sta nella trasparenza, dei costi, dei tempi e della sicurezza. Recentemente sono stato ad un convegno durante il quale si parlava di misure anti incendio. Il forare dei muri senza le dovute precauzioni di sigillatura può far propagare il fuoco, quindi il non rispetto delle norme può creare dei problemi. Usando il CODE CHECK si possono verificare se tutte le norme richieste sono state rispettate. Bene, in Germania alcune società di assicurazione stanno chiedendo di riprogettare anche vecchi stabili in BIM per avere maggior trasparenza sulla sicurezza. Un altro esempio che riguarda i Grandi Impianti (che al momento non esiste) potrebbe essere la verifica delle norme HACCP nel progetto in analisi.

Quale Software va per la maggiore per il BIM nel Settore Grandi Impianti?

Da una inchiesta fatta da me a 1638 Consulenti e Progettisti FCSI nel Mondo Intero ci sono pervenute 143 risposte di cui su questa domanda solo 105 hanno risposto e dalle quali è emerso che il software più usato è REVIT di Autodesk Ci sono poi degli applicativi come SPECIFI che vengono inglobati nel Software e che comprendono oltre a librerie di vari costruttori anche altre funzioni automatizzate che rendono più facile la progettazione di un impianto. Sempre parlando di banche dati da poco è stato messo in funzione la Banca dati EFCEM BIM sulla quale diversi produttori possono mettere a disposizione le loro librerie. Quindi ci stiamo muovendo nella giusta direzione, ma c’è ancora tanto da fare.

Quale Software va per la maggiore per il BIM nel Settore Grandi Impianti?

La lista dei materiali utili

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *